Un libro concepito per i ciclisti curiosi, quelli che non si accontentano di imparare dei numeri, pur di esibirli, magari a sproposito, per mettersi in mostra parlando di ciclismo, ma che vogliono sapere che cosa c’è dietro a questi numeri: consumo di ossigeno e di calorie, potenza ed energia sviluppate, efficienza del motore umano, soglia anaerobica ed acido lattico, velocità ascensionale, pedalata rotonda e a stantuffo, spinta sui pedali, produzione e dispersione del calore corporeo, le resistenze esterne contro cui la bicicletta deve farsi strada, le modifiche morfologiche e fisiologiche che intervengono con l’età, le risposte dei sistemi respiratorio e cardio-vascolare all’esercizio fisico, e tanto altro.
Non è un testo “imperdibile” per i corridori, perché non ha la pretesa di insegnare come raggiungere le migliori prestazioni e i migliori risultati in gara. Non è nemmeno un testo di cui non può fare a meno il ciclista che vuole sapere tutto sulla bicicletta, o sulla sua più recente evoluzione, perché il mezzo meccanico è visto nella sua forma essenziale, quasi immutabile nel tempo, anche se si dà spazio a recenti innovazioni, come il powermeter, o a particolarità costruttive, come la corona ellittica, o a materiali del futuro, come il grafene.
E allora? Mario Zeppegno, cui si deve l’idea di questo libro e che lo racconta in prima persona, è uno dei due milioni di cicloamatori italiani, e si auto-definisce “un ciclista curioso”; assieme ai suoi colleghi autori, offre qui, per ogni concetto, una dettagliata spiegazione, attinta dalla fisica e dalla fisiologia.
Per il rigore scientifico con cui i vari argomenti sono trattati, si giustifica la presenza di questo libro anche nella biblioteca di un Dipartimento universitario e sul tavolo di un fisiologo dello sport. Il libro, che è scritto con stile colloquiale, non privo a tratti d’ironia, si articola in dieci domande, che ne innescano a dire il vero molte altre, con relative risposte.
Dieci domande/risposte come dieci tappe di una ideale corsa ciclistica. E il ciclista/lettore che avrà percorso le prime nove (se qualcuna gli sembrerà troppo dura, il riassunto che è in testa ad ogni capitolo gli offrirà una scorciatoia più agevole), sarà pronto per affrontare il “tappone” finale. Scoprirà così il segreto che sta dietro a una domanda, la decima, facile solo in apparenza: come riesce a stare in equilibrio il ciclista sulla bicicletta?
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