Dalla postura al gesto tecnico nello sport




Di Vincenzo Canali


La postura è strettamente connessa con i gesti tecnici specifici in ogni tipo di azione, sportiva e non sportiva. La richiesta tecnica specifica nel gesto tecnico è generalmente appannaggio degli allenatori che conoscono perfettamente quali sono le esigenze tecniche.
Per quale motivo ci sono sempre tanti contrasti tra l’aspetto tecnico specifico e la postura se gli allenatori fanno richieste tecniche che coincidono con le esigenze posturali? La risposta è intrinseca al procedimento che i tecnici utilizzano per arrivare allo scopo. L’atleta viene allenato, così come si presenta in palestra, direttamente verso un aspetto specifico. Le azioni specifiche che comportano flesso-estensioni, non vengono costruite utilizzando il sistema posturale ma direttamente realizzate, spesso solo in maniera dinamica, appoggiandosi sul difetto posturale del soggetto che così si amplifica.
Il percorso deve essere completo, non si può comprendere quale sia il miglior punto di partenza solo allenando il piano condizionale e tecnico; conoscere la realtà posturale e modificarla per renderla base della tecnica significa  raddoppiare l’efficacia del lavoro e rendere la vita sportiva e sociale del soggetto più duratura nella fase di benessere.


Come collegare le posture ai gesti tecnici specifici di ogni singolo sport?
Le esperienze fatte fino ad oggi in varie attività come ginnastica, tuffi, calcio, pallavolo, basket, rugby, vela, canoa, atletica (salti, mezzofondo e velocità), pattinaggio, karate, porta a comprendere che i gesti tecnici specifici hanno una radice comune: l’utilizzo della flesso-estensione del bacino, delle caviglie e delle spalle per creare dei caricamenti che esprimono l’energia necessaria all’esecuzione, coadiuvati dalle articolazioni non starter. Ad esempio il gesto del correre, il flic flac, la granvolta della ginnastica ed il servizio nel tennis o nella pallavolo ed il calciare la palla del calcio e del rugby, nuotare: tutti questi gesti tecnici (e tanti altri) hanno una radice comune nella richiesta di ampiezza articolare e i medesimi gesti utilizzano le stesse compensazioni in caso di errore esecutivo.
Saranno ora analizzati alcuni di questi gesti per comprendere come essi siano collegati tra loro e come la postura ed i rapporti di flessoestensione siano gli elementi comuni.


Correre. Nel gesto del correre è necessario mantenere il bacino in avanzamento ed utilizzare i muscoli posteriori (ischio-crurali) nella fase di impatto al suolo affinché il corpo avanzi. La posizione del bacino in retroversione, che produce la rototraslazione, richiede sempre l’utilizzo del sistema circolare.


Flic Flac. Il flic flac prevede una spinta degli arti inferiori tesi, un avanzamento del bacino dovuta a retroversione, l’estensione del cingolo scapolo-omerale senza avere cedimento nella colonna lombare. Le suddette azioni richiedono l’utilizzo del sistema circolare.
Granvolta. La granvolta prevede una fase di appoggio rovesciato ed una fase di sospensione, con tutte le fasi determinate nei passaggi intermedi. La dinamica prevede un’estensione del cingolo scapolo-omerale e del bacino per ottenere il
necessario caricamento per la futura frustata. La realizzazione corretta richiede l’utilizzo del sistema circolare.


Il servizio nel tennis e nella pallavolo prevede un estensione del cingolo scapoloomerale collegato ad un’estensione del bacino, con il soggetto in fase di appoggio plantare e successivamente di volo; segue la flessione dell’arto a livello della spalla per imprimere energia al gesto; l’energia espressa è proporzionalmente collegata con il supporto degli arti inferiori e con gli atteggiamenti corretti del bacino.


Calciare la palla prevede l’estensione dell’anca con l’aggravante della flessione della gamba sulla coscia. Per ottenere la necessaria energia senza che la medesima vada a provocare movimenti errati del bacino, è necessario utilizzare il sistema circolare per eseguire l’allungamento dei flessori dell’anca sia nella fase di flessione che di estensione del ginocchio. L’azione di estensione del ginocchio per colpire la palla non deve ripercuotersi come contraccolpo sul bacino, stirando i muscoli flessori, gli adduttori e gli addominali.


Nuotare è un’azione che si compie prevalentemente a corpo esteso, con movimenti vari degli arti superiori che attivandosi su vari piani, sollecitano il cingolo scapolo-omerale. Il sistema circolare è necessario per mantenere l’attivazione dei baricentri tecnici che entrano continuamente in catena complessa rispetto ai tre piani dello spazio.



Per saperne di più: Posture e sport, di Vincenzo Canali. Perugia: Calzetti & Mariucci, 2014.