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Un sasso nello stagno
Alle piccole onde generate da un metaforico “sasso nello stagno” è affidato il compito di diffondere nello spazio il seme della curiosità che l’autore ha inteso generare con questa essenziale ed originale trattazione.L’essenza del messaggio è oltremodo chiara: partendo da una nuova teoria dell’azione motoria è la qualità del gesto che deve diventare l’obiettivo principale da perseguire. Seguendo questa teoria non vengono fornite indicazioni sul muro di ripetizioni (quantità) o sulla durata delle pause di recupero (densità) ma piuttosto sulla cura della coordinazione (qualità ed intensità dello stimolo) attraverso una trattazione degli argomenti che sempre salvaguardi questa capacità.
La teoria esposta risulterà sicuramente utile sia a staff tecnici di alto livello sia a tutti gli operatori impegnati in ambito dilettantistico, nei Settori Giovanili e nelle Scuole Calcio.
Dalla presentazione di Claudio Ranieri“…..Penso sia interessante, in un momento storico in cui gli infortuni sono numerosi, affrontare le problematiche collegate al rafforzamento, attraverso esercitazioni che evitino di creare nei muscoli dell’arto inferiore i rischi di disturbi muscolari. A questo proposito è interessante la riflessione sugli esercizi eseguiti con le macchine di muscolazione ed, in alternativa, la proposta di esercitazioni che indirizzano l’allenamento verso una coordinazione muscolare più valida. Mi sembra, inoltre, che possa essere utile soffermarsi sulla seconda parte del libro, nella quale il prof. Capanna puntualizza le modalità con cui i calciatori devono affrontare ciò che normalmente viene lasciato come un apprendimento spontaneo e cioè la tecnica della corsa. Credo sia giusto pensare invece, che movimenti corretti durante uno sprint od una corsa veloce possano migliorare il rendimento del giocatore. É stimolante, infatti, in prospettiva futura, l’idea di rivedere la struttura dell’allenamento attuale e tener conto soprattutto della coordinazione e della qualità del gesto, anche nelle varie forme di preparazione fisica. Non voglio dimenticare, infine, l’approfondimento e le considerazione dedicate all’equilibrio che mi sembrano appropriate e sollecitano riflessioni da non sottovalutare”.