21 partite, 21 vittorie!
Questo l'incredibile record che le ragazze del volley azzurro hanno saputo regalarci in 68 irripetibili giorni, dall'8 settembre al 16 novembre 2007.
Due gare per la qualificazione al Gran Prix 2008, poi la cavalcata vincente fatta di 8 vittorie (due contro la temutissima Russia) per imporsi finalmente, dopo due secondi posti, nel Campionato Europeo, ed infine le 11 vittorie che valgono la Coppa del Mondo ma soprattutto la qualificazione olimpica per Pechino 2008.
Dalla penna di tre grandi firme della pallavolo (Di Santillo, Pasini e Lisi), il racconto che ripercorre la magnifica serie di vittorie ed i suoi protagonisti: le 17 ragazze e l'allenatore Barbolini, alla scoperta dei fatti, degli aneddoti e delle curiosità delle loro storie.
Un volume, ricco di immagini, per rivivere e ricordare tutte queste emozioni, grazie a chi ha avuto la fortuna di seguirle da vicino.
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PREMESSA
I successi del nostro movimento femminile sono esaltanti, ma non casuali. Sono il frutto di una lunga marcia cominciata dopo le qualificazioni olimpiche del 1996, quando molti dei nostri sforzi andarono verso questo settore che raccoglieva decine e decine di migliaia di atlete, ma non otteneva quei grandi risultati che ci sembravano doverosi. La semina era stata già buona e le nostre ragazze erano pronte a fiorire. Da anni raccoglievamo risultati a livello di club e di Nazionali giovanili, le selezioni era larghe ed abbastanza accurate, occorreva lavorare sulla qualità. E quel lavoro è stato fatto. La nascita del Club Italia è un po' la pietra miliare su cui abbiamo costruito le grandi imprese delle ultime stagioni, anche l'evoluzione tecnica di questa riuscita iniziativa è quanto mai indicativa per capire come questo movimento sia una splendida realtà, non più pochi fiori selvaggi, ma una grande serra il cui profumo inebria. Forse è stato il caso oppure il destino che ha voluto affiancare questo "fiore" tutto azzurro con una minuscola splendida rosellina che gli abili floricoltori della città di Alassio (una delle "case" della Nazionale in queste ultime stagioni) ha creato appositamente per le nostre
campionesse.
Le azzurre sono cresciute pian piano, fino alla prima esplosione deflagrante, la vittoria del Mondiale 2002. Un successo maturato all'improvviso, che ha sconvolto il movimento, ha fatto perdere l'orientamento, ma non lo ha fatto naufragare. Da quella vittoria, ma soprattutto dalle successive delusioni ha preso nuovo slancio la voglia e l'ambizione azzurra. L'Italia che ha dominato prima l'Europa e poi il mondo nel 2007 è figlia vera del nostro movimento, anche se abbastanza diversa nelle sue protagoniste rispetto a quella Campione del Mondo.
Una squadra quasi perfetta in cui si sono miscelate magnificamente la classe cristallina e l'esperienza di Tai Aguero, campionessa nata in un'isola lontana, ma ormai italiana nel cuore, davvero onorata di vestire la maglia del Paese che l'ha adottata, la grinta di Antonella Del Core, la voglia di lavorare ed emergere di Simona Gioli, la classe innata di Paoletta Cardullo, ed ancora la disciplina e l'abilità di un gruppo allargato e difficilmente eguagliabile formato da Jenny Barazza, Martina Guiggi, Manuela Secolo, Valentina Fiorin, Sara Anzanello, Paola Croce, Francesca Ferretti, la sfrontata abilità di Serena Ortolani. A far da collante la personalità tecnica e la voglia di vincere di autentiche fuoriclasse come Eleonora Lo Bianco e Francesca Piccinini, così diverse e così uguali nell'essere al servizio del gruppo con i loro colpi e con la loro esperienza.
Grandi donne, grandi atlete, che hanno saputo dominare l'Europa ed il mondo grazie anche al determinante arrivo di Massimo Barbolini. Una squadra è grande quando atleti e tecnici sono un unico blocco e questa Italia è così. Per questo merita di essere celebrata.