Respirazione, galleggiamento,scivolamento, propulsione: il modello di base del nuoto

Di M. Bissig; L. Amos; C. Gröbli; S. Cserèpy; P.A. Weber



Elementi di base - i contenuti dell'apprendimento del nuoto
Da un punto di vista funzionale, nuotare può essere scomposto in: respirazione, galleggiamento, scivolamento e propulsione, elementi che contengono tutte le funzioni necessarie per nuotare. Per comprendere meglio questi elementi - che chiameremo di base - si possono fare queste riflessioni:
di cosa abbiamo bisogno per riuscire a nuotare?
Chi ha appreso tutti i gli elementi di base è in grado di muoversi con sicurezza in acqua e sott'acqua. Ogni nuotata e ogni tecnica natatoria possono essere spiegati e motivati funzionalmente sulla base di questo modello fondamentale. Tutti gli elementi di base sono strettamente collegati tra loro. La respirazione, per esempio, modifica la spinta idrostatica che influisce direttamente sullo scivolamento. Nella fase di apprendimento del nuoto, tuttavia, non basta chiedersi quale sia la funzione dei singoli elementi di base. Per insegnare a nuotare è altrettanto importante definire come impostare un percorso didattico adeguato. Il filo conduttore dell'insegnamento del nuoto è rappresentato proprio dagli elementi di base. Nel processo di apprendimento si può stabilire una loro determinata successione. Ma vediamo innanzitutto in che modo i movimenti di base siano parte integrante di una tecnica di nuotata ottimale.

 

Le funzioni di base - i fondamentali di una tecnica di nuoto ottimale
Il nucleo contiene l'essenziale. Negli elementi di base - respirazione, galleggiamento, scivolamento e propulsione - sono contenute tutte le funzioni necessarie per muoversi in sicurezza in acqua e più in generale per nuotare. A partire dagli elementi di base si possono definire aree didattiche nelle quali gli allievi possono sviluppare le proprie capacità.

 

La respirazione - adattata alla situazione
Sott'acqua o in superficie, la respirazione deve essere eseguita adattandola alla situazione. Lo si può fare inspirando, espirando o trattenendo volutamente il fiato.

 

Il galleggiamento - percepire la spinta dell'acqua
La prima volta che si prende coscienza del galleggiamento sopra o sott'acqua è un'esperienza emozionante.
Quando i piedi si staccano dal fondo e il corpo galleggia, prima sott'acqua, poi in superficie, è in corso un momento fondamentale dell'apprendimento del nuoto. Il galleggiamento può venir influenzato dalla posizione del corpo e dalla respirazione e in questa fase sono quindi importanti le funzioni dell'elemento di base «respirazione».

 

Lo scivolamento - percepire la resistenza e ridurla al minimo
Ogni corpo in movimento nell'acqua è soggetto ad una forza di resistenza che è maggiore o minore secondo la posizione del corpo. L'obiettivo è che gli allievi diventino coscienti di questa resistenza e siano messi in grado di ridurre al minimo il suo effetto sullo scivolamento. Scivolare significa galleggiare muovendosi, adattando la respirazione.

 

La propulsione - percepire la resistenza e utilizzarla
Sia i movimenti scomposti e scoordinati di un nuotatore inesperto, sia i movimenti armonici ed efficaci di un nuotatore di alto livello, hanno in comune lo sfruttamento della forza di resistenza che l'acqua oppone al movimento di propulsione. Questa forza di resistenza può essere resa percepibile.
 

Tutti e quattro gli elementi di base hanno in comune qualcosa di essenziale: permettono di controllare l'ambiente acquatico e quindi di stare in acqua in tutta sicurezza. È logico, dunque, fondare la costruzione dell'insegnamento del nuoto su questi elementi base. La prima tappa per apprendere a nuotare è respirare e immergersi. Solo chi è capace di immergersi ha posto le basi per i successivi progressi d'apprendimento.
All'immersione fa seguito direttamente il galleggiamento sott'acqua. Se si è esercitata a sufficienza l'immersione, si potrà apprendere il galleggiamento in tempi molto brevi anche senza l'aiuto di mezzi che lo favoriscano!

 

Per saperne di più: Mondo nuoto - M. Bissig; L. Amos; C. Gröbli; S. Cserèpy; P.A. Weber; Perugia: Calzetti & Mariucci, 2008