Lo sviluppo motorio e psicologico del bambino

Di M.Bernardi, C.Bertolucci, V.Canali, R.Conte, C.Mainardi, A.Tasco, E.Volta, M.Zoni



Intraprendendo un percorso di formazione motoria del bambino attraverso l’attività fisica bisogna sempre tenere in considerazione anche la componente psicologica e il suo sviluppo.

Il bambino trasforma il suo aspetto fisico di pari passo con il suo cervello che acquisirà l’abilità di assorbire informazioni, fare scelte, programmare movimenti, azioni e comportamenti.
Il cervello infatti è responsabile sia delle funzioni cognitive (apprendimento, linguaggio, pensiero, memoria), sia di quelle affettive (emozioni e sentimenti). Per questo è fondamentale indagare i processi di maturazione psicologica per comprendere cosa aspettarci dal bambino non solo nell’attività ricreativa e sportiva ma a livello sociale in generale. Periodo particolarmente determinante è quello che va dagli 0 ai 6 anni, poiché è in questa fase che si passa da una dipendenza stretta con la madre alla creazione di nuove relazioni esterne.

Secondo la teoria dell’attaccamento di Bowlby, il bambino ha un “attaccamento” quando avverte il bisogno di percepire la vicinanza ed il contatto fisico con una persona di riferimento. Ciò dipende dalla vulnerabilità e dalla incapacità di fronteggiare ad una simile età pericoli e situazioni di disagio. Generalmente il primo attaccamento è quello con la madre per il forte legame che si va a costituire sin dalla nascita tra i due, ma non è detta che anche il padre possa avere un profondo rapporto con il bambino. Per certo, l’attaccamento perdura nel tempo e cambia nella qualità e nella forma, fino a scomparire in età adulta per poi basarsi su nuove certezze affettive. Vedere come il bambino percepisce l’attaccamento e come lo matura può aiutare a comprendere perché ha fiducia in se stesso o no, perché gestisce certe relazioni in un determinato modo.

 

La teoria degli stadi di sviluppo dell’intelligenza di Piaget, invece, afferma che “l’individuo non è un passivo ricettore di influenze ambientali né un veicolo di idee innate, ma un attivo costruttore delle proprie conoscenze”. Assimilazione e adattamento sono i due princìpi che lo guidano nell’accrescimento delle proprie esperienze conoscitive, dove il primo permette di incorporare nei propri schemi i dati dell’esperienza e quindi li conserva, il secondo modifica i propri schemi per adattarli ai dati. Ciò garantisce la continuità evolutiva tra le fasi differenti dello sviluppo che si distinguono in:

- stadio senso-motorio (dagli 0 ai 2 anni),

- stadio pre-operatorio (dai 2 ai 6 anni),

- stadio operatorio concreto (dai 6-7 ai 11-12),

- stadio operatorio formale (dai 12 in avanti).

 

Nello stadio senso-motorio il bambino percepisce la realtà in base a ciò che può fare con gli oggetti che lo circondano e le informazioni sensoriali.
Il secondo stadio è caratterizzato dalla conquista della rappresentazione del mondo esterno attraverso i primi disegni, il gioco simbolico, il linguaggio. Ciò permette di classificare in gruppi gli oggetti e fissarli mentalmente. Tuttavia il bambino non è ancora in grado di comprendere la prospettiva di un’altra persona che non sia la propria.
Nello stadio operatorio-concreto l’individuo trasforma le azioni mentali in concrete e apprende il meccanismo di reversibilità ovvero ad ogni azioni si associa il suo opposto. Da qui lo sviluppo del pensiero logico e di punti di vista diversi dai propri.
L’ultimo stadio secondo Piaget assume un’importanza fondamentale poiché è qui che compare per la prima volta il pensiero ipotetico deduttivo, quindi si formulano ipotesi, operazioni logiche e si ricavano le conseguenze anche da elementi non presenti nella realtà. Si acquisisce la capacità di scomporre un fenomeno per comprenderne il meccanismo di causa-effetto.

Tutto ciò va sempre tenuto a mente quando si lavora con i bambini nello sport come in altre attività per meglio rapportarsi con loro e contribuire ad un sano sviluppo psico-motorio.



Per saperne di più: Bambini in movimento.
M.Bernardi, C.Bertolucci, V.Canali, R.Conte, C.Mainardi, A.Tasco, E.Volta, M.Zoni. Perugia: Calzetti & Mariucci, 2013.